lunedì 28 febbraio 2011

Vedere

A volte mi sento più... di ciò che sembro,
spesso sembro più... di ciò che sono.
Vorrei sembrare sempre esattamente.....ciò che sono!
Se gli sguardi sapessero cogliere al di là di chi guarda,
potremmo vedere le diversità apprezzandone lo stimolo,
anziché sentirci ingabbiati in un confronto che deve ottenere un vincitore.
Aldilà Della Strada

3 commenti:

  1. tutta intera è ancora più bella
    maria pia
    " Il permesso di essere creativi"

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  2. noi siamo ciò che siamo,e non ce ne accorgiamo.La gente invece se ne accorge perfettamente.Come noi vediamo anche gli altri vedono,mi sembra ci sia una sopravvalutazione del sè,e una sottovalutazione dell'altro, un tantino autoreferenziale. Credo che la gente ci conosca benissimo e ci veda per ciò che siamo realmente, solo che..non ce lo vengono a dire..;)

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  3. Penso che il più delle volte, quando guardiamo l'altro, vediamo ancora noi stessi nelle nostre luci ed ombre....Mi piacerebbe che gli sguardi sapessero cogliere l'altro in sè e per sè per avere la possibilità di uno scambio che porti ad un'evoluzione reciproca e non ad una lotta di energie che miri ad ottenere un io vincitore...Vivo l'io e l'altro in reltà come un tutt'uno, parti di un tutto, quindi non può esserci nè sopravvalutazione, nè sottovalutazione, ma un semplice esserci nel qui ed ora, un semplice brillare della propria luce essendo naturalmente sè ed anche un essere illuminati dalla luce dell'altro.Un "IO TI VEDO" (come l'intende il film AVATAR) mi basterebbe... ;)

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