domenica 6 ottobre 2013

Fermare la corsa.

Tutto questo movimento
questo correre veloce
bramando risposte...
sensazioni...
vibrazioni...

questa intuizione,
questo terzo occhio che vede
e non riesce ad unirsi
per poter dire...

questa sensazione
di anima che danza freneticamente...

ha ora bisogno di
immobilità,
di una frenata improvvisa che per ora riempie di polvere
i miei occhi...



Una FERMATA...

...che permetta
a questo cuore frastornato
di pulsare
e di piangere
e di sanguinare
di gocce vive...
di vedere da dove sgorga il dolore
per iniziare a prendersene cura...
imparando a medicarne le ferite
pian piano
con delicatezza...

...che permetta all'anima di ritrovare tutto l'ossigeno che ha perso correndo
e agli occhi di guardarsi attorno per rendersi consapevoli, almeno nel ricordo, di tutte le meraviglie incontrate nel viaggio...

...che regali alla mente
le fotografie
delle prese di coscienza
arrivate una in fila all'altra
senza sosta...

...che consenta alle mani di toccare, sentire,
tremare di paura
all'unisono col cuore
per tutto ciò che è stato, che è e che potrebbe essere...

...che sprigioni consapevolezza intorno a me
nel mio essere ferma
dentro ad un confine
chiaro e lucido
finora sconosciuto
da me e dal mio mondo...



Mi fermo....
mi contatto....
tendo le mani verso il mio mondo
per ritrovarlo
per ricongiungermi ad esso.

Mi accorgo...
che sono incapace in questa dimensione...
continuo a girare su me stessa
sentendomi galoppare il cuore...
e lo stomaco aprirsi e chiudersi
nel suo dolore...

Uso queste mani per prendere
le redini della mia carrozza
dove ho accolto l'amore
preservandolo e proteggendolo
senza avere la piena coscienza
di essermelo cucito addosso...

dove dei cuori si sono uniti
perdendosi uno nell'altro
aggrappandosi nei disequilibri
creando un'apparente
armonia...

prendo la guida ancora per un pezzo
quello che porta alla stazione di arrivo
quello che consenta le spiegazioni
ed il racconto dei propri desideri...
quello che porta
dove ad ognuno sarà dato
ritrovare
la propria forma
 per poi salutarsi
con gioia
delicatamente
 per poi aprire insieme le proprie ali
per volare
vicini... fianco a fianco....

o per permettere evoluzioni che, nell'allontanarsi,
creino disegni circolari nel cielo...
e poi decidere di
sedersi accanto
con gli occhi all'insù
ad ammirare
tutta quella bellezza
che solo l'amore di Dio
può donare.

©Aldilà Della Strada


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